Archivi categoria: Pensieri… Parole…

Sono sempre una festa!

-Ciao, non hai mai scritto la storia di un batterista?-

-No, però sarebbe una bella idea-

-Hai mai scritto la tua storia?-

-No, mi sembrerebbe di uscire di casa completamente nuda-

-Ti piace scrivere?-

-Non ne posso fare a meno. Mi piace troppo-

-Come hai fatto ad inventare Sbagliosky?-

-Sbagliosky è un pezzo di me. Il resto è Arrigo-

-Come hai fatto ad inventare Panfilo, il papà di Arrigo?-

-me l’ha suggerito Sbagliosky-

-Quanti anni hai e da quanto tempo scrivi?-

-Ho 150 anni e scrivo da 25-

-Come fanno a venirti le idee?-

-Mi grattano la testa ed io le accolgo-

-Scrivi di emozioni?-

-Sì, sono come dei palloncini che volano sulle nostre teste e scoppiano dentro di noi. Parlare di emozioni è molto importante per pensare e confrontarci.

Questo è parte della chiacchierata che ha preso vita qualche giorno fa, quando ho incontrato tantissimi bambini della scuola primaria Romagnoli, di San Giovanni in Persiceto.

Ho presentato e letto qualche pagina del mio fedelissimo Il Signor Sbagliosky, con l’intento d’incuriosirli e stimolarli alla lettura del libro. Li avrò interessati? Non lo so, ma hanno avuto tutti una gran voglia d’interagire, raccontandomi pensieri e progetti, tipo scrivere un fumetto.

Buono il coordinamento delle insegnanti che, con grande pazienza, hanno organizzato l’incontro tra tantissimi partecipanti.

Una vittoria l’ho messa in tasca: nessuno ha sbadigliato. Non volevano concludere e mi hanno salutato in modo molto simpatico.

Confermo: i bambini sono una festa!

Un saluto a tutte le insegnanti e bacetti ai bimbi

Roberta

Un ristorante per Sbagliosky

Non è facile decidere quale sia il momento più interessante nella realizzazione di un libro. Forse l’inizio? Si comincia con dei pensieri opachi come nuvole… ed ecco che spunta un’idea in testa che comincia ad agitarsi come una trottola, fino a quando le dai attenzione. Ma questo non basta. L’idea richiede poi impegno, una grande concentrazione perché vuole diventare importante, svilupparsi, fino a diventare una storia.

Dopo molto lavoro, la storia è pronta per essere scritta, con tutti gli inciampi del caso, fino a quando l’autore capisce che ha steso sul foglio le parole che s’intrecciano in modo adeguato. E le osserva soddisfatto. Quasi, perché le revisioni saranno tante.

Il tempo passa e l’attesa di un’approvazione per la pubblicazione può diventare lunga, ma ci vuole pazienza e tenacia. La sorpresa di un sì da parte di un editore cancella però tutte le nubi che hanno reso difficile il viaggio e finalmente l’autore avverte dentro di sé un benessere tondo tondo.

E così arriva l’appuntamento con i bambini per presentare il libro e fare anche le capriole per coinvolgerli nella storia, farli sentire parte di questa, offrendo leggerezza e simpatia attraverso un gioco.

Ecco, l’11 Febbraio ho incontrato un gruppo numeroso di bambini presso la Libreria Corteccia, in Via Bernardino Lanino, 11 a Milano. E’ stato emozionante percepire il loro coinvolgimento, vederli esprimere liberamente, senza timidezza, fino a quando…un piccolino, dalle guance colorite e gli occhi strizzati, si è alzato per sedersi sulle mie gambe e mostrarmi quanto si sentiva bene proprio lì, in braccio a me. L’incontro è proseguito con la proposta di realizzare un bel disegno. Il libro in questione è il primo volume della serie Il Signor Sbagliosky”, Ed. Mimebù. Tutti si sono lanciati a disegnare ristoranti di vario tipo, perché Sbagliosky non può continuare a mangiare solo polvere e fare cacca di fumo!!

Ecco, questa giornata rappresenta una fase splendida del mio lavoro.

Un caro saluto a tutti i miei lettori,
Roberta

Parlano di Ciao Gandhi: la recensione di Scrittura Viva

“Gianni Rodari sosteneva l’importanza delle favole e delle fiabe quale strumento per educare la mente, essendo esse il luogo di tutte le ipotesi. Volendo andare ancora più lontano, nella storia del pensiero filosofico, Platone a riguardo scriveva: «Noi dobbiamo attribuire la massima importanza al fatto che le fantasie che i bambini ascoltano per la prima volta debbano essere adattate nel modo più perfetto alla promozione della virtù».

A tale riguardo, di indiscusso valore pedagogico è l’opera Ciao Gandhi, raccontami la Storia (Edizioni Il Ciliegio, anno di pubblicazione 2022, pagg. 88) di Roberta Fasanotti, attraverso la quale l’autrice, servendosi di interessanti favole, riesce a far comprendere al piccolo lettore valori importanti quali la solidarietà, il rispetto per le diversità, la libertà che si consegue nel perseguire la verità. Un libro di poche pagine ma che contiene al suo interno grandi insegnamenti, soprattutto perché Guido, il piccolo protagonista della storia, è accompagnato nel percorso conoscitivo e di apprendimento non da un personaggio qualunque ma addirittura dal grande Mahatma Gandhi, eccelso maestro di vita e virtù, esempio della pace e della non violenza, che “uscendo dal libro” in ben quattro esclusivi e particolari “appuntamenti” spiega con semplicità al suo attento interlocutore realtà e valori che senza l’aiuto dello strumento ludico della favola sarebbero difficili da comprendere.

Il padre della psicanalisi Sigmund Freud sosteneva che sogni e fiabe sono collegati al mondo interiore degli esseri umani. Il bambino crescendo trova in essi la soluzione liberatoria dalle proprie paure o desideri; inoltre attraverso le favole i bimbi apprendono nuovi schemi di comportamento e nuove modalità di risoluzione delle difficoltà.

L’opera della Fasanotti tuttavia non si limita solo a veicolare significati e a porsi come possibile modello di buona condotta da seguire e custodire, ma anche a verificare il grado di apprendimento dei bambini attraverso una parte didattica intermedia che contiene delle domande finalizzate appunto a testare il grado di comprensione delle favole stesse.

Il libro, ideale per tutte le età, si presta per essere narrato ai più piccini, letto direttamente da loro, a partire dagli otto anni, e rappresenta anche un’ottima alternativa ai pedissequi esercizi che spesso vengono sottoposti agli scolari senza la giusta motivazione. Trattandosi di favole che interessano e stimolano i più piccoli, la parte della verifica, che corrisponde alla risposta scritta ad alcune domande, in questo modo si trasforma in attività ludica gratificante e costruttiva. L’ultima sezione dell’opera è invece quella che matura grazie alla curiosità, da parte dei bambini, di sapere di più di questo saggio personaggio realmente esistito che con pacatezza, attraverso le storie narrate – dove vi sono personaggi di fantasia, animaletti buffi e curiosi, e per questo per alcuni aspetti l’opera combina elementi della fiaba e della favola – indirizza i bambini alla comprensione dei vari significati.

È giusto ricordare che le favole, come quelle narrate dalla Fasanotti, hanno un valore educativo-relazionale, in quanto, aiutando a conoscere le relazioni positive, come lo spirito di collaborazione, l’aiuto, la solidarietà, e quelle negative come la menzogna o la gelosia, mettono in condizione i piccoli lettori di constatarne le conseguenze. Spesso, inoltre, il lieto fine della storia e la soluzione al problema iniziale insegnano anche quanto sia fondamentale impegnarsi, singolarmente o insieme, per ottenere ciò che si vuole raggiungere.

L’opera risulta curata non soltanto nei contenuti ma anche nell’aspetto grafico – grazie alle pregnanti illustrazioni di Albertina Neri, la quale ha realizzato la stessa copertina del libro – che soprattutto per i bambini di una certa età rappresenta un piacere e uno stimolo alla lettura. Per i bambini fino ai 12 anni le raffigurazioni infatti costituiscono un pari valore, se non superiore, alle parole, poiché aiutano a immaginare in modo migliore le situazioni e a far volare la fantasia. È risaputo quanto meglio si impari, giocando… e favole e fiabe sono senza dubbio il giusto strumento per rendere le lezioni interessanti. Attraverso parole e immagini i bambini, affezionandosi ai personaggi, tendono a immedesimarsi nelle loro emozioni; conseguentemente imparano a riconoscere le proprie di emozioni e ad attribuire a esse un nome.

Ciao Gandhi, raccontami la Storia, godibile a tutte le età, e destinata soprattutto ai bambini a partire dagli otto anni, veicola importanti significati, immagini visive, sentimenti, emozioni, invita alla riflessione e dimostra anche, nella parte dedicata agli esercizi, di essere un promettente “modulo” adottabile con successo nelle scuole elementari a partire dalla terza classe. Un’opera utilizzabile tanto dai genitori quanto dalla scuola come utile strumento di crescita. ” 

Un libro da non perdere…

“Il bambino con le scarpe rotte” Gruppo Abele edizioni

Scritto da Rosa Cambara e illustrato da Ilaria Zanellato, è un libro che punta dritto al cuore del lettore.

Soffermandoci  sulla prima splendida illustrazione, vediamo subito concretizzarsi la paura del protagonista che non riesce a prendere sonno. I suoi occhi sono sbarrati e il bambino cerca con il lenzuolo di proteggersi da risate ironiche che lui percepisce ininterrottamente, come se fossero zanzare fastidiose. Loro svolazzano e ronzano senza pausa attorno a lui, anche quando il bambino va a scuola, camminando con le scarpe rotte, che sono d’intralcio ad ogni passo, tanto da rischiare di finire all’aria.

Il protagonista della storia si presenta nel pieno della sua fragilità ai compagni di scuola, che lo prendono in giro dimenticando il suo vero nome. Già… lui è quello dalla scarpe rotte e l’importante è fissarlo con occhi di disgusto per poi scansarlo.

E noi lettori rimaniamo in attesa, con il cuore sospeso, sperando che succeda qualcosa in difesa del poverino, colpevole solo di non essere vestito come gli altri.

La paura non esce dal suo cuore, nemmeno quando tenta goffamente di calmare le prese in giro. Il bambino continua a sentirsi piccolo, molle e vede gli altri alti come giganti.

Se ognuno di noi tentasse di tornare indietro nel tempo, potrebbe magari riaffiorare alla mente quel momento della nostra vita, oppure quella brutta giornata in cui abbiamo vissuto un disagio attribuito a un qualcosa di sbagliato che indossavamo.

Come succede nella storia.

Le scarpe del bambino sono rotte e rappresentano per lui il simbolo della vergogna.

Quando proseguiamo nella lettura del libro, demonizziamo i compagni di classe, aggressivi nei confronti della vittima. Sono pronti per l’ora di ginnastica, felici nel veder brillare le loro belle scarpe colorate che ancor più sottolineano la presenza delle uniche rotte.

Improvvisamente scatta però nel piccolo una forza insperata  e gli occhi del lettore s’illuminano di una luce nuova. Sì, il bambino si libera delle scarpe rotte e corre, corre veloce, senza preoccuparsi di niente, anche se avverte il terreno ruvido sotto i piedi. E’ così bello per lui correre scalzo, è fantastico scrollarsi di dosso i fastidi!

Un compagno lo imita, ma non è semplice per tutti correre a piede nudo.

Una bellissima illustrazione ci pone davanti a due mani che s’incrociano e a due volti che sorridono. Eh, sì…finalmente le zanzare noiose zittiscono e il bambino guarda con dolcezza  un compagno che ringrazia Dario per averlo aiutato a rialzarsi.

Ora il bambino dalle scarpe rotte ha un nome, un’identità data dalla sua persona.

Via il bambino dalle scarpe rotte e benvenuto Dario che è riuscito a vincere il suo senso d’inferiorità.

Uno splendido libro sul bullismo raccontato e illustrato da due autrici che sanno calarsi così bene nel mondo dell’infanzia da condurci passo dopo passo fino alla vittoria di Dario.

Considero questa lettura fresca e di grande contenuto, in grado di offrire spunti di riflessioni tra bambini e adulti.

 

Roberta Fasanotti

BookPride 2022: felice tra i piccoli lettori, il mio grande orgoglio(sky)

Con mio grande piacere, il 6 Marzo ha preso forma la bellezza dell’imperfezione attraverso un laboratorio organizzato dallo staff Mimebù editore: ”Anche i migliori sbagliano! Parola del Signor Sbagliosky”

I bambini sanno esprimere una spontaneità che noi adulti nemmeno riusciamo ad immaginare. Infatti, ho potuto notare come alcuni si siano uniti al gruppo senza conoscere nulla dell’appuntamento, senza sapere niente. Eppure…dopo la mia prima lettura di un capitolo del libro della serie “Il Signor Sbagliosky”, i nuovi arrivati non hanno esitato a lasciarsi andare in una libera

espressione pittorica, magari aggiungendo anche la scrittura di pensieri, sicuramente pertinenti.

I bambini sanno, se lo vogliono, entrare con grande facilità nel mondo dell’immaginario e nuotarci dentro con una disinvoltura incredibile.

E’ stato un pomeriggio davvero stimolante per me, sia sotto l’aspetto creativo, che quello relazionale.

Incontrare Mimebù è per me occasione di benessere, conoscere i miei lettori rappresenta un incentivo a proseguire il meraviglioso viaggio-magico nella fantasia, tra le storie che prendono forma nella mia mente.

Grazie a tutti coloro che sono stati presenti in questa occasione

Roberta

Dal libro…al lettore

Incontrare i lettori rappresenta sempre una conferma alla scrittura delle nostre storie, un modo per percepire come il lavoro sia rimbalzato nell’ animo di chi ha dedicato tempo e attenzione al libro.

Gli alunni della scuola primaria Bottego, Milano, mi hanno accolto affettuosamente, con la spontaneità e l’entusiasmo che distingue il bambino. Tutti pronti ai giochi di fantasia, abbiamo  insieme trasformato il libro “Il Signor Sbagliosky” in una scatola di emozioni. E poi? Dove le abbiamo sistemate? Le abbiamo raccontate attraverso la parola, l’uso del colore e il movimento del corpo. E’ stato incredibile vedere quanto l’immediatezza infantile possa essere capace in pochi istanti a dare vita a ciò che magari noi adulti nascondiamo timidamente. Sono nati balletti, figure sceniche cariche di espressività. E così la paura, la rabbia, la nostalgia e il benessere sono usciti dalle pagine del libro per calarsi nel mondo dei singoli bambini.

 

 

Dopo qualche giorno, ho incontrato tanti ragazzi delle classi terze della scuola media Sabin, Mi2. Innumerevoli sono state le riflessioni sui temi trattati dal libro “Libertà Spezzate”: l’amicizia, i rapporti familiari e i Diritti dell’infanzia con riferimento alla CRC. Ho offerto poi spazio all’inventiva di ognuno e tutti si sono lanciati nel creare nuovi personaggi da inserire nella trama, oppure un nuovo capitolo, oppure un finale diverso del romanzo. Tutto questo per meglio capire insieme cosa significhi struttura narrativa e le regole da rispettare.

Bravissime le insegnanti che hanno dedicato tempo prima dell’incontro alla lettura e all’analisi dettagliata del libro, tanto da aver creato assieme ai ragazzi o un prodotto multimediale o un cartellone corredato da commenti personali.

Insomma, cari lettori del blog…sono tornata a casa, in entrambe le due giornate, con una borsa sulle spalle carica di soddisfazioni e di fiducia per il futuro!

Ciao a tutti e…a presto!

Roberta

E’ arrivato!!

A volte mi chiedo se la fase magica della scrittura sia quando nella nostra testa comincia a fiammeggiare la prima idea, che ti domina per poi moltiplicarsi e realizzare una trama. Oppure quando i capitoli, poco alla volta, prendono vita, come una zuppa che si cucina lentamente e con passione. Oppure quando arriva a casa il pacco contenente le copie del libro già stampato. Difficile fare una scelta e impossibile sarebbe ancora di più motivarla.
Io vivo ogni momento con un frizzino addosso che mi fa stare bene. Ho la sensazione di viaggiare con la mente carica di scatole magiche che esplodono quando le apro. Un vero benessere.
Oggi però è arrivata a casa una sorpresa: il pacco contenente le copie del mio nuovo libro! Una situazione potente, emozionante.

Ora vi racconto: scarto in fretta e ci siamo, eccolo qui: “Il Signor Sbagliosky, pericoli in arrivo” è finalmente tra le mie mani. E così in un istante sono entrata nella storia…chi scrive mi capirà: i nostri personaggi sono per noi vivi e reali!

Con il sorriso stampato sul viso, è uscito dal libro l’esserino ridicolo, un po’ vecchietto e tanto saggio, LUI: il signor Sbagliosky! Zampettava qui e là, intanto si esprimeva in italianosky, una lingua tutta inventata da lui per ricordarmi che l’errore non è una catastrofe. Dopo aver atteso il mio cenno, è andato avanti per dirmi che vale sempre la pena di sorridere dei nostri errori, anche quando sembra che il mondo ti rotoli addosso.

E poi cosa ha fatto? Mi ha regalato tante carezzine sulla mano. Eh, sì, lui sa che la scrittura è anche fatica. Proprio per questo si è affrettato a fare in modo che ora, finalmente, possa riposarmi. E allora? Ho ceduto al suo benessere…
Cosa c’è di più rilassante di una coccola di Sbagliosky? Se la provate, riuscireste a capirmi.

Cari lettori, avete letto il primo volume? Vi siete confrontati con le manie di zia Ada e le pernacchie di Panfilo? E lo stato confusionale di Magda che è afflitta da un’insonnia insopportabile: ne sapete qualcosa? Conoscete Arrigo, il bambino che ha la mania del tuttoperfetto? Conoscete Gabriele, un bambino affettuoso e simpatico?

Correte in libreria: dal 20 Maggio “Il Signor Sbagliosky-pericoli in arrivo” (Edizioni Mimebù) con le bellissime illustrazioni di Marilisa Cotroneo, sarà sugli scaffali ad aspettarvi e, magari, al suo fianco, potrete vedere il primo volume.

Una buona giornata a tutti e…a presto con nuove sorprese
Roberta

Occhi attenti e intelligenti

Scrivere è un’attività prevalentemente solitaria. Nel proprio studio, nella propria cucina…ognuno scrive in luoghi e ad orari diversi, ma la condizione comune è la stessa: il raccoglimento, la solitudine. Non sempre però. Arriva il momento in cui lo scrittore diventa per un paio d’ore una sorta di performer, che cerca di trasmettere tutta l’energia del proprio libro ai suoi lettori. Ecco, questo per me è un momento magico.

L’altro giorno ho avuto il piacere d’incontrare da remoto i ragazzi della classe seconda della Scuola secondaria di 1° grado di Policoro.

E’ successo il 20 Novembre, giornata che commemora la nascita della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, un traguardo di assoluta importanza per tutti coloro che l’hanno approvata e ratificata.  Mi è stata data la possibilità, grazie a Libriamoci, di presentare “Libertà Spezzate”, ed. Il Ciliegio, che affronta il tema della legalità. Per chi volesse approfondire la trama e gli argomenti del mio ultimo libro, ve ne avevo parlato qui, ma vi segnalo anche la recensione de “La voce del Recensore” .

Peccato non aver potuto conoscere di persona “gli attori” di questa scuola, ma per fortuna la tecnologia ci sta offrendo in questo periodo così difficile strumenti in grado di poter dare vita ai nostri progetti.

Fin dai primi istanti di collegamento, ho subito avvertito la serietà della scuola. Ringrazio la Dirigente e le insegnanti che sono intervenute, in particolare la coordinatrice di questa iniziativa, la Prof.ssa Mele che hanno saputo creare un approccio carico di calore e professionalità.

Non potevo quindi desiderare di meglio ed è stato davvero facile entrare in relazione con i volti che vedevo nello schermo del computer.

I ragazzi mi sono apparsi interessati alla lettura di alcune pagine del libro, tanto da paragonare i loro sguardi ai fari delle auto durante la notte. Non so dirvi se era più carico il mio entusiasmo o il loro, ma di una cosa sono certa: ne sono uscita felice.

Il bello è arrivato quando è stato dato spazio agli interventi dei ragazzi. Ho il piacere di sottolineare la capacità dell’insegnante che ha dimostrato di saper guidare l’intero incontro con simpatia e professionalità.

Non c’è mai stato un momento di confusione, nessuno è stato escluso dall’interagire e le domande dei ragazzi sono state tante, toccando temi legati al mestiere dello scrittore e su come è nata l’idea centrale del libro.

In particolare, sono state fatte delle precisazioni legate alle idee che prendono spesso corpo sulla carta a volte in maniera curiosa e originale. Quindi…tante testoline dei ragazzi in piena azione e per un libro! Sicuramente da apprezzare.

Ho sempre pensato che un contatto con i libri possa migliorare la nostra vita, ma il difficile è proprio comunicare questa passione.

Può darsi, però, che tutto il lavoro della scuola di Policoro, unito ad un mio piccolo contributo , abbia fatto il miracolo d’incentivare i ragazzi alla lettura?

Lo spero davvero.

Un saluto a tutti i lettori di questo articolo e…a presto!

Roberta

Libertà Spezzate: vi svelo un segreto

Buongiorno a tutti e ben trovati! Oggi sono felice di presentarvi… il mio ultimo libro:

“Libertà Spezzate” (Ed. Il Ciliegio)

Ci sono storie che prendono corpo in poco tempo e soddisfano immediatamente l’autore per come nascono, tanto da bussare alle porte dell’editore con una certa convinzione. Vi svelo però un segreto: non è stato così per il mio “Libertà Spezzate”.

Scrivere questo libro è stato un po’ come quando si fanno i primi esperimenti in cucina: si prova con qualche ingrediente, si cuoce e poi si assaggia.

Ho fatto così quando mi sono soffermata sulla storia di un gruppo di amici, Michele, Federico e Gloria che si offrono di parlare di diritti ad una radio, Radio Teens. Questo è stato il primo ingrediente. A quel punto ho aggiunto una situazione di paura, dove emerge la grande forza dell’amicizia che lega i tre ragazzi.

Bene, il tutto avrebbe potuto dichiararsi concluso e sono passata alla cottura di questo nuovo piatto-storia. Ho assaggiato e… No, non sono stata soddisfatta!

Ho inserito così un nuovo personaggio: Arun, che viene da lontano. Lui è un ragazzo delizioso, appesantito da uno zaino carico di esperienze non semplici da vivere. Le sue giornate continuano ad essere difficili, direi insopportabili, grazie alla mancanza di protezione da parte della famiglia.

Arun mi ha fatto scattare nel cuore emozioni nuove e, da quel momento non mi sono più fermata. In quei momenti ho capito che avrei cotto un piatto di storie intrecciate e tutto ciò mi ha davvero convinto.

Invito i ragazzi a leggere “Libertà spezzate”. Molti sono i colpi di scena e le avventure che ci portano a riflettere sull’importanza della tutela dei minori.

Nel 2021 l’Italia festeggia i 30 anni di ratifica della Convenzione dei Diritti per l’Infanzia e questa lettura può offrire qualche spunto di discussione.

Un grazie particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo libro, in particolare Anna Alberico, la mia editor.

Vi lascio qui il link per acquistarlo, poi magari scrivetemi un vostro pensiero.

A presto e…buona lettura!
Roberta